Stato del mare e forza del vento sono due variabili della preparazione della battuta su cui però spesso si tende a fare confusione.
L'intensità del vento è un parametro oggettivabile in quanto misurabile (generalmente in nodi) mentre la cosiddetta FORZA DEL MARE è comunque commisurata al punto dove viene effettuata la rilevazione; se supponiamo un vento che soffia da Ovest sulla costa tirrenica avremo mare mosso sia al largo che sotto costa mentre in Adriatico lo stesso vento, almeno sulle coste italiane, genererà moto ondoso al largo mentre sottoriva potrebbe esserci assenza di moto ondoso; comunque senza volervi annoiare si sappia che la misurazione dell'intensità del vento avviene attraverso la scala di Beafort.
In sintesi vediamo in pratica come orientarci:
FORZA DEL MARE Forza 1 – 2 piccole increspature solo in corrispondenza di rilievi del fondo
Forza 3 piccole onde con presenza di poca risacca
Forza 4 iniziano a formarsi onde tendenti a rovesciarsi in corrispondenza di bassofondo
Forza 5 – 6 Onde formate; presenza di correnti sostenute ; nella fase iniziale della mareggiata prevalenza della primaria con piombi spesso scalzati; la situazione diventa ottimale quando la corrente secondaria riesce ad equilibrare la primaria
Forza 7 Siamo ai limiti della pescabilità; le onde sono in rapida successione; se contiamo più di 18 onde al minuto sarà opportuno cercare una spiaggia un po’ più riparata.
Se questa scala trova maggiori riferimenti per la pesca dalla costa è parimenti utilizzabile anche per la pesca dalla barca. Se infatti a terra avremo la formazione di onde quando l’altezza della cresta sarà di poco superiore al fondale sottostante, al largo avremo ugualmente situazione di mare mosso e se c’è vento teso anche di onde superficiali.